|
|
Storia ed Esperienza |
 |
"Mi sembra ieri il giorno in cui ho messo mano
alla mia prima ruota da bicicletta ed oggi, con gioia
ed immensa soddisfazione, mi rendo conto che tanto sacrificio
e sudore non è stato speso invano. "
Silvino Grandis
Da oltre 80 anni Grandis, nella memoria del fondatore
Silvino, resta devota al suo credo: la bicicletta artigianale,
un'arte più che un lavoro vero e proprio. Nel 1930 Silvino
Grandis realizza la sua prima bicicletta e, sospinto
dall'entusiasmo giovanile, anno dopo anno accresce la
propria esperienza ciclistica. Gli anni difficili della
seconda guerra mondiale lo vedono impegnato nei più
diversi mestieri: fabbro all'ospedale militare, artigiano
telaista per passione. Superata la guerra Silvino decide
di proseguire con le biciclette, affiancando corridori
dilettanti e professionisti come meccanico in ammiraglia.
E' proprio nel 1957 che, in veste di meccanico ufficiale
della squadra "Veneto A", vede il trionfo del "suo"
atleta Mino Bariviera al Giro d'Italia dilettanti (ex
Milano - San Pellegrino).
La fama di Silvino inizia presto a diffondersi così
nel 1965, sostenuto dalla moglie Ines, il maestro telaista
inizia la produzione e la commercializzazione delle
biciclette "Grandis", un cognome oggi riconosciuto in
tutto il mondo come simbolo di ricerca, tecnologia e
cura artigianale. Il successo
agonistico Grandis è immediato: fin dai primi anni di
attività numerose società dilettantistiche nazionali
ed internazionali si affidano alle sapienti mani del
costruttore veronese, a tal punto che Teofilo Sanson
riesce convincere Silvino ad entrare a far parte dello
staff tecnico dell'omonimo team, capitanato da Gianni
Motta.
Con l'azienda in crescita, Silvino spesso impegnato
sui campi gara, tocca ai figli Mario ed Ezio dare continuità
al lavoro del padre. Nella bottega di via Fincato in
Verona i fratelli Grandis sperimentano novità e soluzioni
d'avanguardia. Oramai lo spazio non è più sufficiente
ad accogliere i numerosi clienti e così, nel 1986, viene
aperta la nuova sede in viale Venezia.
|
Di lì a poco
nasce anche la fabbrica di Poiano di Valpantena (Verona),
cuore della produzione artigianale Grandis. Nel laboratorio
interno la fabbrica Ezio mette a punto i suoi brevetti
ed i suoi telai, tra cui spicca il modello "Overmax"
(1991), capostipite di una nuova era telaistica. Saldature
TIG su acciai speciali microlegati (1993) poi, l'avvento
del carbonio (1998): materiali, tecnologie dedicate,
nuove sfide. Con la produzione a gonfie vele i fratelli
Grandis decidono di unificare l'attività nel centro
di Poiano di Valpantena, su di un'area di 5000 m^2:
fabbrica, verniciatura interna, magazzino, punto vendita
ed assistenza fanno ora parte di un'unica struttura.
Nascono preziose collaborazioni tecniche, tra cui spiccano
quelle con Loctite (adesivi strutturali per carbonio),
IIS (Istituto Italiano della Saldatura), Università
di Padova e Parma (telai carbonio e loro testing di
laboratorio). Oggi come ieri, con la voglia di fare
bene.
|
|
|
|